C o l o n n a    s o n o r a

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Floyd decise che era giunta l’ora di una foto di gruppo.

Gli astronauti, contenti come scolaretti, si piazzarono tutti attorno all’enorme cilindro: chi stava in ginocchio, chi in piedi, chi a mezz’aria (beh, nel 2001 si può, no?) nonché i soliti due o tre burloni che mettevano le corna ai compagni.

Floyd lì nel mezzo stava in posa, attendendo che i compagni si disponessero.

"Più allineati!" - urlava il fotografo - " Più allineati, ho detto! "

Fatto sta che per una di quelle coincidenze astrali che capitano una volta ogni 1936,27 anni oppure nei film di Stanley Kubrick, ad allinearsi furono il sole, la terra e l’enorme coso misterioso. Le conseguenze furono portentose: una colossale tempesta magnetica investì il gruppo, che non si era portato dietro gli ombrelli magnetici e si inzuppò come una calamita.

I computer della base subirono notevoli conseguenze: le caselle di posta elettronica furono inondate da centinaia di migliaia di messaggi promozionali e catene di Sant'Antonio, gli hard disk furono cancellati nel famigerato settore zero (quello che è stato inventato apposta per farsi cancellare dai virus) ed i sistemi operativi della "Macrosoft" cominciarono a funzionare correttamente. Però in compenso gli astronauti esultavano poiché avevano cinque tacche al cellulare. I veicoli lunari cominciarono a sbandare e cozzarsi l’uno contro l’altro, a creare ingorghi ai semafori e a strombazzare come forsennati: cosa assai normale quando ci sono i vigili urbani a dirigere il traffico, ma strana in quel momento poiché stavano scioperando per avere palette più chic.

Per coronare il tutto si alzò un rumore straziante a coprire tutti i suoni: sibili e rombi insopportabili laceravano i timpani ai presenti e a nulla valeva tapparsi le orecchie. La colpa era di quel deficiente del fonico di presa che aveva messo i microfoni troppo vicini agli altoparlanti .

Licenziato il tecnico incompetente e prima di vederlo tornare con una schiera di sindacalisti agguerriti, il gruppetto di astronauti se ne approfittò per lasciare il satellite (e da qui l’espressione "via satellite"), chiedendosi perché l’allineamento di quei tre cosi avesse procurato un tale trambusto e se c’entrasse qualcosa con l’inaspettata ascesa in classifica del Chievo Verona...

(Stefano & Barbara -Dentiblù- novembre 2001)


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