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Sì, tutti
volevano lasciare il satellite.
Partire, viaggiare, rallentando per poi
accelerare, evitando le buche nere più dure
(quelle buche spaziali nelle quali se ci finisci
dentro non ti ritrovano più - più o meno come a
Napoli col bradisismo). Partire, sì. Ma per
andare dove? "Ebbene, per Giove,"
esclamò qualcuno, "ovunque!"
Nessuno aveva idea di dove fosse ovunque, ma
tutti avevano ben chiaro di dove fosse Giove (a
parte due idioti che partirono uno per Bacco,
uno per Diana e un altro per Dinci).
Tutti quindi si accalcavano sulle rampe daccesso
allastronave con il bagaglio a mano, perché
quello in lavatrice era per lo sporco
impossibile. Ma i posti erano limitati e si
dovette effettuare una selezione allingresso.
Floyd voleva imbarcare una
coppia per ogni specie presente, ma in questo
caso avrebbero avuto diritto a salire solo una
coppia etero in viaggio di nozze, due vermi della
sabbia dichiaratamente gay, un paio di zanzare
cosmiche di cui solo la femmina, si sa, fa i
succhiotti sul collo delle vittime. Qualcuno
propose di scegliere le persone in base allabbigliamento
ma risultò inattuabile: infatti tuti indossavano
le tute.
Floyd ebbe allora lidea di effettuare un
test di cultura generale: solo i più
intelligenti avrebbero così avuto accesso allastronave.
Tutti si dichiararono daccordo tranne un
paio di pacifisti no-astral che odiavano i
generali e perciò furono immediatamente esclusi,
anche se cercarono in tutti i modi di entrare e
si dovette respingerli con gli idranti.
I test per salire sullastronave furono un
grande successo. Floyd ideò una Formula 1
originalissima: avrebbe fatto una domanda e dato
quattro possibili risposte. Chi rispondeva poteva
avere solo tre aiuti: o chiedere al computer AL
9001, che però, essendo un noto figlio di una
scheda madre, avrebbe suggerito ALmeno 9001
risposte. Oppure si poteva chiedere agli altri
che volevano salire sullastronave, che però
avevano tutto linteresse a far sbagliare,
oppure si poteva telefonare a casa, cosa che il
primo concorrente, un certo E.T.,
volle subito fare.
"Per poter salire a bordo" disse Floyd
a E.T. "devi dirmi qual è la funzione di
quel tubo enorme davanti al quale ti trovi."

"La risposta è la D" disse sicuro di sé
E.T. che già si sentiva in saccoccia il
passaggio per Giove.
"È la tua risposta definitiva?"
"Sì."
"Accendiamo?"
"Accendiamo".
E. T. finì incenerito. Prima che il mistral
lunare spazzasse via le sue ceneri, da queste
giunse un flebile messaggio telepatico:
"Beh, però ho indovinato."
Dopo ore di estenuanti selezioni lastronave
fu al completo e decollò. Il cielo era azzurro,
così come può esserlo solo un cielo
completamente nero. Lastronave virò verso
il misterioso monolito. Il monolito si avvicinava
pericolosamente. Il dottor Floyd si recò in
cabina di pilotaggio dove un passeggero,
completamente ubriaco, era convinto di vedere DUE
monoliti gemelli e aveva costretto i piloti a
puntare contro di questi. Per fortuna lastronave
passò indenne attraverso il monolito inesistente
e diresse a tutta forza verso Giove.
(Roberto Bargna -
"Orby" - dicembre 2001)
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