C o l o n n a    s o n o r a

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A proposito, dopo aver ascoltato la COLONNA SONORA ricordati di disattivare il sonoro per poter sentire gli effetti sonori che troverai all'interno del testo di questa e delle prossime pagine.

Già, non c'era niente... a parte la sua ombra.
No, in realtà qualcosa c’era. Urgh si guardò in giro-giro tondo e si accorse che, proprio al centro dell’enorme superficie circolare, c'era un cerchio più piccolo, tutto nero. Che sia
Calimero? Impossibile, a quell'epoca Calimero non era ancora stato inventato. E allora, che cosa poteva mai essere? Urgh osservò a lungo il cerchio nero e decise di chiamarlo "Urgh". Intanto le grida da sotto si facevano sempre più insistenti: "Urgh!", "Argh!", "Ûrgh!" (l’ultimo era uno scimmione francese) e gli abitanti di Urgh erano sempre più impazienti di sapere cosa fosse l’enorme "Urgh".
Tutt’ad un tratto il fratello della cognata dello zio (da parte di padre) di Urgh, che si chiamava Argh, afferrò un osso di pollosauro che la vicina di casa si stava pappando e lo scagliò verso l’alto per attrarre l’attenzione di Urgh. L’osso colpì il poveretto proprio su un molare, procurandone l’immediato decesso. "Ho detto "decesso"?" disse il vecchio medico Ürgh "No, scusate, volevo dire "ascesso".
Urgh andò su tutte le furie perché ritenne che il comportamento di Argh fosse alquanto immorale, o meglio im-molare, dunque si precipitò di sotto dall’enorme "Urgh" per fare le sue rimostranze. Quando giunse a terra si rese conto che qualcun altro aveva già provveduto per lui: infatti la vicina di casa, indispettita per il furto dell’osso di pollosauro si era messa a rosicchiare direttamente Argh. La cognata dello zio (da parte di padre) di Urgh, sorella minore di Argh, non potendo restare lì ad assistere, cominciò a colpire ripetutamente la vicina di casa con il bastone che il nonno di Urgh usava per tenersi in piedi. Il nonno di Urgh a sua volta...
Si era innescato un tale parapiglia che a confronto gli ultrà nel derby Roma-Lazio sembrano una congregazione di carmelitane scalze.
Fu così che di lì a poco la mandria di scimmioni fu caricata su un
cellulare (eh già, a quei tempi non si appendevano alla cintura e non erano dual band) e trascinata in questura.
Êrgh, il cognato di Õrgh (da parte di zio) si chiese: "Ma... ci sarà il questore a quest’ora in questura?" (e scoppiò in una sonora risata: sapeva di essere stato lui ad inventare quello stupido gioco di parole che sicuramente avrebbe fatto ridere qualcuno in futuro...). Ebbene sì, il questore c’era. A quei tempi non avevano ancora inventato l’assenteismo. Però là dentro nessuno riusciva a capire il complicato linguaggio di Urgh e paesani. Meno male che passava di lì un sacerdote (della religione "Urgh-Urgh") che cantava "forza nerazzurri", ovvero un prete dell’Inter (squadra di calcio che consisteva nel dare calci al vicino più vicino), che fu appunto reclutato come Inter-prete degli scimmioni...
L'interprete era un forma primitiva di cinghiale e si chiamava Zannablurgh.

Zannablurgh

Il questore chiese dunque di chi fosse la colpa di tutto ciò.
Urgh rispose "Urgh!" e Zannablurgh interpretò: "Nulla saccio!". Argh allora incalzò: "Urgh! Argh!" e l'interprete tradusse: "Nulla vidi! Nemmeno quell'enomme coso piantato in terra vidi!". E il nonno di Urgh: "Urgh!" che significava "Traditore d'un picciotto! Disonore della
famigghia! Nulla vedisti??!! Tutto vedisti. Io fui che nulla vidi! E mia magdre!" e si fece il segno della croce, poi tirò fuori una lupara e sparò a delle ossa che erano in terra (ma i telespettatori videro in dissolvenza, tramite gli effetti speciali, che sparava con la lupara a un animale vivo). Poi il vicino di casa indicò la moglie e disse "urgh!" e Zannablurgh tradusse "Connuto mi facisti!!". Il nonno a queste parole sparò con la lupara all'interprete Zannablurgh "pecché troppo parlava e troppo sapeva".
Però non sapeva che qui terminava la...

PRIMA PARTE

(Stefano & Barbara -Dentiblù- 12/1/2001)

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