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giovedì, 30 agosto 2007
ANCHE I SIMPSON HANNO IL LORO HARRY PORKER





Anche i Simpson hanno il loro "Harry Porker"!



ANEDDOTERIA PEROFUMETTOSA (129)



 Harry Porker - copertinaChe bello! Dopo l'albo della serie "Zannablù" "Harry Porker" - uscito in Italia a febbraio 2004, anche i Simpson hanno pensato di fare una satira ad Harry Potter! E nella versione originale del film (che uscirà in Italia a settembre) lo hanno chiamato "Harry Plopper", mentre nella versione italiana si chiamerà "Harry Porker"! Sì, avete capito bene, proprio come l'albo italiano realizzato ed edito dai Dentiblù! Evidentemente l'idea di chiamarlo Harry Porker, a quelli della Fox italiana è piaciuta tanto che l'hanno subito adottata. Magari dimenticandosi che in Italia esisteva già, dal 2004, un albo con lo stesso nome?... Comunque la cosa fa molto onore ai Dentiblù: essere copiati dalla Fox non è una cosa da tutti! Comunque abbiamo già visto su "You-Tube" delle anticipazioni delle scene tratte dal film dei Simpson che trattano del personaggio "Harry Plopper" e devo dire che sono molto divertenti! Vedremo se saranno altrettanto divertenti con quel personaggio chiamato in Italia "Harry Porker", proprio come l'albo dei Dentiblù! Che onore!, no?...



Perogatt






(129 - Segue)

Postato da: Perogatt a agosto 30, 2007 17:31 | link | commenti (8)
harry porker

domenica, 26 agosto 2007
ZIO BORIS RAGAZZI

ANEDDOTERIA PEROFUMETTOSA (128)



Zio Boris ragazzi



Nel 1972 io e Castelli decidemmo di proporre Zio Boris a "Cucciolo", ma in una versione un po' diversa, con un testo ed un disegno un po' piu' adatti a "Cucciolo". Il direttore di Cucciolo accettò la proposta, ma ci fece fare una storia di prova. E... li' ci fermammo. Un po' perche' io e Castelli non eravano rimasti soddisfatti del risultato grafico: il colore di questa storia avevano voluto farlo loro ed i colori erano tutti completamente sbagliati. Ad esempio, Zio Boris doveva avere il camice bianco e loro lo hanno fatto blu! Ma non basta: il gusto del colore era di pessima qualita', ma il direttore diceva che "era fatto bene"... Inoltre in quegli anni molti giornali (compresi Cucciolo e Tiramolla) stampavano con le pagine a colori alterni: due a colori e due in bianco-nero. Il risultato non era certo dei migliori... Ma c'era anche il direttore che ci aveva chiesto storie piu' leggere, piu' adatte ai ragazzi. E noi abbiamo deciso di lasciar stare: meglio niente che farne un personaggio sdolcinato. Gia' avevamo faticato a fare quella versione e cambiarla ancora avrebbe distrutto del tutto il personaggio. Comunque metto qui, in questa puntata, la prima storia di "Zio Boris ragazzi" intitolata "Zio Borie e i mostri". I piu' attenti noteranno che il personaggio Zio Boris è abbastanza diverso da quello che avevamo realizzato per la rivista "Horror". Il disegno è un po' più "Cucciolinesco"... NOTA: cliccando sulle immagini si possono visualizzare ingrandite; si consiglia di usare come browser "Firefox" perche' permette anche di ingrandire maggiornamente le immagini.



Zio Boris Cucciolo - 1Zio Boris Cucciolo - 2



Zio Boris Cucciolo - 3
Zio Boris Cucciolo - 4



Zio Boris Cucciolo - 3
Zio Boris Cucciolo - 3



Zio Boris Cucciolo - 7Zio Boris Cucciolo - 8



Perogatt


 







(128 - Segue)

Postato da: Perogatt a agosto 26, 2007 19:35 | link | commenti (10)
zio boris ragazzi

lunedì, 20 agosto 2007
CENSURE

ANEDDOTERIA PEROFUMETTOSA (127)



Trematutto - 3Trematutto - 8Intorno agli anni '60 esisteva a Roma un settimanale chiamato "Corrierino" ed era dedicato ai lettori un po' più piccoli di quelli che leggevano "Il Vittorioso". Questi due giornali erano un po' parenti dato che erano entrambi dell'area cattolica, ma il "Corrierino" era completamente gestito da donne. Come diffusione era più o meno simile a quella del Vittorioso ed i collaboratori pure: provenivano quasi tutti dal Vittorioso. Io collaborai anche a questo settimanale dato che mi avevano chiamato loro. Per loro realizzai un personaggio che era un coniglio (una specie di antenato di Gianconiglio...). Si chiamava Trematutto ed era un coniglio molto pauroso (1960). I testi erano realizzati da una donna, una certa signora Brinati (che non ho mai conosciuto di persona).Qui accanto metto due puntate: purtroppo in questo momento non riesco a rintracciare le altre... Prometto che, se per caso riuscissi a trovarle, le metterò qui. Per il "Corrierino" Io dovevo anche realizzare molte copertine che a quell'epoca si coloravano a "tempera", una tecnica di colorazione piuttosto difficile. Molto spesso capitava che Lino Landolfi (che collaborava anche lui a questo settimanale) era incaricato di realizzare delle copertine e lui si rivolgeva a me perchè... non sapeva usare i colori a tempera. Qui metto una copertina con il disegno a matita di copertina CorrierinoLandolfi e la realizzazione a colori mia. Oltre Trematutto, realizzai per il Corrierino anche una serie di storie dove il personaggio principale era un orso bianco (non ricordo come si chiamava). Quando portai le prime tavole la direttrice mi fece una osservazione: quel personaggio era "nudo"! Io non riuscivo a capire che cosa volesse intendere la direttrice, ma lei mi disse chiaramente che avrei dovuto mettergli almeno un paio di mutande. Io mi rifiutai e, dopo una discussione piuttosto accesa, arrivammo ad un compromesso: avrei dovuto realizzare quell'orso nudo, ma... sempre visto di schiena oppure in primo piano. Lei disse che altrimenti i lettori si sarebbero scandalizzati! Io non capivo proprio che cosa ci fosse da scandalizzarsi, in fondo il mio orso era umoristico e davanti non aveva niente... Ma la direttrice fu inflessibile: o in quel modo o avrei dovuto abolire il personaggio. Io promisi di farlo come volevano loro, ma dentro di me la rabbia stava per esplodere... Al Vittorioso la vita non era tanto migliore. Una volta il famoso disegnatore romano Copertina Vittorioso - corretta...Ruggero Giovannini, un grande artista, doveva realizzare una copertina che aveva come argomento la corrida e lui immaginò la scena vista dal basso dove c'era il toro in primo piano ed il torero accanto. Questa copertina piacque al redattore capo, ma quel giorno era arrivato in visita al giornale "il Vittorioso" un monsignore venuto dal Vaticano. Nel vedere il disegno di Giovannini disse che quella copertina era scandalosa!. diceva: "Poi i ragazzi che cosa penseranno?" Il redattore capo ci pensò un po' su e gli rispose: "E lei, monsignore, che cosa pensa?..." Ma quel monsignore fu comunque inflessibile e pretese che Giovannini correggesse "certe parti scandalose" del toro. Così Giovannini, con molta rabbia, dovette apportare quella modifica. Così almeno i ragazzi-lettori non si scandalizzarono... Diversi anni dopo, ero a Milano e collaboravo con il settimanale "Il Giornalino". Lucky Luke - sopra la vignetta ogiginale - sotto quella censurataUn giorno mi chiamò il direttore e mi diede delle copie (in nero) di una storia del personaggio "Luky Luke" che dovevano pubblicare. Il direttore mi disse che in quella storia c'era un saloon dove c'erano delle ballerine che ballavano su un palchetto. Solo che le ballerine non avevano le gonne e si vedevano le mutande, quindi mi chiese di correggere tutte le vignette dove si svolgeva quel ballo ed aggiungerci i vestiti, soprattutto le lunghe gonne a tutte le ballerine. Io cercai, inutilmente, di fargli capire che in tutti i film le ballerine dei saloon ballavano in quel modo, ma lui volle che eseguissi quella operazione di "censura". Così quella storia uscì con le ballerine con le gonne lunghe. Ma il direttore aveva dimenticato che la stessa storia era stata stampata anche da un altro editore sotto forma di albo e le tavole non erano state corrette. Quindi esistevano due versioni di "ballerine"... Nel 1981 Luigi F. Bona, curatore della sua rivista "WOW" decise di far uscire un numero speciale della rivista dedicato tutto alla censura. La copertina era di Cavazzano ed all'interno c'erano moltissime famose correzioni di fumetti italiani e stranieri che furono vittime della censura. Non so se sia possibile riuscire a rintracciare questo numero della rivista, ma chi fosse interessato, penso che potrebbe darsi che si riesca a trovarlo in qualche mostra-mercato dell'antiquariato che si svolgono un po' dovunque in giro per l'Italia. Assicuro che si tratta di un numero pieno zeppo di curiosità in fatto di censure di tutti i tempi e moltissimi personaggi famosi, anche americani. Buona ricerca!

WOW speciale censura - copertina di Cavazzano





Perogatt




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(127 Segue)

Postato da: Perogatt a agosto 20, 2007 12:10 | link | commenti (5)
censure

venerdì, 10 agosto 2007
PADRE PIO E O' CATALOGO



ANEDDOTERIA PEROFUMETTOSA (126)



Padre PioPadre Pio, quando era in vita, sinceramente non mi era quasi mai piaciuto, avevo molti dubbi su di lui, anche se diversi miei amici erano andati a trovarlo ed al ritorno mi parlavano di lui in maniera entusiasta. Io rimasi della mia opinione: quel frate aveva qualcosa di dubbio, quindi mi disinteressai di lui fino a quando... Fino a quando, anni dopo, quando Padre Pio era morto (198 ), una notte non mi apparve in sogno: era un sogno diverso da tutti gli altri; era molto luminoso - di solito io nei sogni vedo le cose e le persone con molta poca luce, un po' sfuocati, solo in alcuni casi, pochissimi, come quando sognai mio figlio Roberto che era morto alcuni anni prima e che mi parlava in sogno per darmi delle risposte a delle mie domande - e quando sognai mio padre che mi tranquillizzò su molte mie preoccupazioni; tutti e due emettevano una strana luce. Dicevo che Padre Pio mi apparve in sogno, ma ero convinto che non si trattasse di un sogno. Comunque mi sognai di trovarmi accanto a lui mentre diceva la messa e nel frattempo mi parlava. Padre PioParlava con un accento molto forte e faticavo a capirlo, ma capii che mi disse che dovevo preparare subito un "catalogo" (o' catalogo) e farlo vedere a tutto il mondo. Mentre mi parlava, lui seguitava a dire la messa ed io notai subito che le sue mai avevano qualcosa di strano, non aveva le stigmate (che avevo visto in TV). Mi svegliai di colpo e rimasi per un po' a pensare: che cosa c'entra Padre Pio? Non mi ero mai rivolto a lui. Comunque mi rimase impresso il suo discorso del "catalogo", ma mi dissi subito dopo che si era trattato solo di un sogno, tanto è vero che le sue mani non avevano le stigmate. Solo diverso tempo dopo seppi che poco prima di morire le stigmate di Padre Pio erano scomparse del tutto! Una cosa che non conoscevo proprio e non potevo conoscere. A questo punto cominciai a pensare che forse non si era trattato di un vero sogno... Così mi misi a pensare se non fosse il caso di pensare a realizzare veramente quel "catalogo" del quale mi aveva parlato Padre Pio in sogno. In quel periodo il lavoro cominciava ad essere poco ed occorreva trovare qualche soluzione. Ne parlai con mia moglie e a quel punto fu proprio lei che mi spinse a realizzare il catalogo (in gergo si chiama "portfolio" ma io e mia moglie seguitammo a chiamarlo "catalogo"), ma senza perdere tempo. Così pensai di preparare un catalogo di misure un po' strane, una cosa che si facesse notare. Scelsi i personaggi da metterci ("Gervasio", "Teddy West", "Mago Merletto", "Cosmo Pym", "Nerofumo", "Gigetto", "Supermatt", Cocco Paciocco", "Mondo Lumaca", "I vagabondi", "Gli animatti", "BimBamBom", "Sand e Zeos", "Il Jolly si diverte", "Brick", "Piplex", "Gianconiglio", "Spugna", "Casimiro vampiro crumiro", "Doc Horry". Peroni: autocaricatura e fotoPer ogni personaggio scrissi una presentazione e subito dopo mi detti da fare per far tradurre in perfetto inglese quei testi. Misi qanche una storia completa di ogni personaggio. Anche la mia biografia fu tradotta in inglese. Occorreva dare un titolo a questo catalogo e ne pensai diversi, ma mia moglie mi disse: "Visto che ci metti i fumetti che hai fatto durante 30 anni di lavoro, perchè non lo chiami 30 ANNI DI FUMETTI'" ? Il titolo mi piacque ed approvai. Studiai anche una copertina un po' fuori dall'usuale: la feci a due colori: il giallo ed il verde molto scuro. Le misure erano cm 41 x 28,5, una misura che non può passare inosservata... 30 years of comicsMa, una volta terminato il catalogo e trovato uno stampatore che mi fece un prezzo molto buono, poi sorse il problema di come far avere queste copie agli Editori. Mia moglie aveva le idee chiarissime: fece il giro dei consolati (abitavamo a Milano in quel periodo) per chiedere l'elenco degli Editori principali (che si interessassero di fumetti) delle varie nazioni ed i relativi indirizzi. Ci accorgemmo che quell'elenco era piuttosto sostanzioso, circa un migliaio di indirizzi! Ma non ci demmo per vinti e ci mettemmo a studiare il modo di spedizione: delle buste della stessa misura (che riuscimmo a trovare presso un negozio specializzato), scrivemmo tutti gli indirizzi ed alla fine spedimmo il tutto. 30 anni di fumettiAlle poste si spaventarono quando videro la moltitudine di pacchetti che stavamo spedendo... ma ci assicurarono che sarebbero partiti tutti e che sarebbero arrivati in breve tempo (allora le poste italiane funzionavano un pochino meglio di oggi...) Infatti qualche tempo dopo iniziammo a ricevere delle lettere da tutto il mondo. Moltissimi ci dissero che i disegni a loro erano piaciuti moltissimo e che purtroppo non potevano acquistarli dato che avevano un loro programma ben preciso. Comunque si complimentarono con noi. Altri risposero con un semplice "Non siamo interessati. Grazie." Uno (mi sembra da un paese nordico) ci disse che purtroppo la sua Editrice era un po' piccola e non avevano i mezzi per poter acquistare quei fumetti. Ci fu uno che addirittura ci rispedì il catalogo dicendoci che purtroppo non potevano utilizzare quel tipo di fumetti dato che loro si rivolgevano a bambini piccoli, ma ci fecero comunque i complimenti e ci dissero che ci rispedivano il catalogo per poterlo riutilizzare presso altre Editrici! All'inizio eravamo un po' avviliti del risultato: molti complimenti, ma niente di sodo... Però ricevemmo alcune risposte positive: dalla Germania, dal Giappone e dal Belgio. Qualcuno potrebbe chiedere "Ma tutto quel lavoro per ottenere solo tre risposte positive?" Ebbene, furono proprio quelle tre risposte che mi riempirono di lavoro e mi fecero conoscere in molte parti del mondo! Inoltre i loro prezzi erano enormemente superiori a quelli italiani... Così mi attorniai di un gruppo di sceneggiatori e disegnatori scelti fra i migliori esistenti al momento (fra questi: Asteriti, De Vita, Ortolani, Clod, Pinu', e molti altri), poi chiamai nel mio studio Umberto Volpini (molto amico di Luigi F. Bona, l'organizzatore di Cartoomics 2007 e creatore e realizzatore per anni della rivista "Wow"), uno sceneggiatore, ma soprattutto un bravissimo organizzatore che mi sistemò tutta questa enorme mole di lavoro e fare in modo che tutto funzionazze alla perfezione inventando anche degli strani "codici" che corrispondevano alla sigla degli autori ed il numero progressivo delle storie. Tutto andò in maniera meravigliosa e, grazie anche ad un enorme grafico appeso alla parete dello studio dove si segnavano le varie fasi di lavorazione delle storie (anche questo pannello è stato pensato e realizzato da Umberto Volpini) che si dimostrò utilissimo perchè si aveva immediatamente l'idea chiara della situazione della lavorazione delle storie per i due periodici. Insomma, anche per merito dei miei collaboratori, riuscimmo a realizzare due periodici per la Germania che avevano chiesto di realizzare un personaggio simile a Gianconiglio, ma per un "target" un po' più alto e poi fare in modo che le storie si svolgessero in un paese tedesco e non italiano. Questo personaggio si chiamò "Sonny". In Germania mi presero anche il personaggio Doc Horry che fu utilizzato per un'altra rivista dell'Editrice. Un'altra Editrice tedesca mi acquisto' i diritti per tutti i paginoni de "il Jolly si diverte". Io avevo studiato per alcuni anni la lingua tedesca, cosi' riuscii a controllare se le loro traduzioni fossero fedeli ai testi forniti da me. Per il Belgio (in lingua fiamminga) fu più facile perchè praticamente, a parte delle copertine ed alcune storie diverse, anche per loro ci fu Sonny. Per me fu molto piu' difficile poter controllare che le traduzioni fossero esatte, dato che la lingua fiamminga non la conosco proprio... e dovetti fidarmi di loro. Quanto al Giappone, non vollero fumetti, ma una serie di disegni ed un nuovo personaggio: "Dull" (vedere puntata del PeroBlog dove parlo più diffusamente di questi personaggi) che usarono in mille maniere. Insomma, mi accorsi che Padre Pio non si era sbagliato ed io avevo fatto bene ad ascoltarlo. Ma anche oggi "parlo" abbastanza spesso con lui e lui mi risponde, a suo modo, ma sento la sua voce che mi consiglia sul da farsi per risolvere dei gravi problemi, specialmente legati alla salute mia e dei miei parenti più stretti. Beh, quello che prima non mi piaceva, non mi convinceva, ora è diventato un mio "amico". Lo so, questa cosa può sembrare piuttosto strana, ma vi assicuro che è vera! Insomma, Padre Pio ha fatto un altro suo piccolo miracolo...




Perogatt





NOTA:



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(126 Segue)

Postato da: Perogatt a agosto 10, 2007 18:13 | link | commenti (13)
padre pio