PARTICOLARI
Adoro
i particolari.
Sono capace di fissare per ore
la minuscola piega che fa
la tua bocca distesa in un sorriso.
Come
fa locchio composto dellagile mosca
divido linsieme in singoli frammenti:
la bombatura spaziale dei tuoi lobi,
la grinta imperiosa del capezzolo sinistro,
la morbida gommosità del gomito tuo.
Mi
attrae cogliere lessenza,
andare oltre lapparenza
e da un piccolo particolare
scoprire il fondo del tuo cuore.
Il
sottile virtuosismo dellarco della tua
scapola
e ti ricordo anche quando non ci sei.
Linusuale forma delle tue unghie
e la molecola alifatica che rende speciale il tuo
profumo
e sei con me.
Mille
particolari particolareggiati
formano un affresco di te.
CAMMINANDO
Quando
è estate
e ronzano i mosconi
nel meriggio e nelle mie orecchie
mi è lieto allungare le mie fangose
una dopo laltra
ritmica sinfonia
sullasfalto molle e semifuso.
Aprendo
i miei oblò alla natura
mi stupisco del trambusto
delle fioriture,
mi esalto per lesplosione
dei cieli tersi
e assaporo atavici piaceri
come un vecchio vagone
in visita alle officine BREDA.
Passo
dopo passo
sciolgo le mie giunture
le mie soffici cartilagini
in una danza acrobatica
di cadute simulate.
E poi ore ed ore
ad osservare una mosca che muore.
Che splendore!
IO
E TE
Tu
così diversa da me
eppure complementare.
Tu
diversa eppure uguale.
Io
e te:
come zucchero e caffè.
BASSO
La
poesia è ispirata a Pinin il nano che, in coppia
col fido Giando,
ha calcato con grande successo i palcoscenici del
circo Leone Medrano
ad inizio secolo.
Soffro!
Ci sono attimi in cui
prenderei a schiaffi la luna
e altri invece
in cui è tutto nero come la pece.
Il
mio umore è basso.
Sta abbarbicato sullorlo del dirupo
attratto dalloscurità sul fondo.
Basso!
Tutti mi chiamano con nomignoli
e mortificanti epiteti:
nanerottolo, mignolino,
tappo, esiguo e topolino!
ed io devo ridere delle loro orride battute
del loro putrido sarcasmo.
Io che devo alzare il mio collo fino al dolore
per vedere lo splendore del sole che muore
Io che ho un intero universo racchiuso nel mio
cuore.
Io che potrei farvi scoprire cose di cui ignorate
lesistenza
chino la testa e in silenzio piango
e sfogo il mio dolore.
Quando
cè una festa vengo preso ad esempio
mi dileggiano!
mi dicono poverino....
poi sogghignano con le signore
alludendo allo sfarzo delle mie misure
Non è possibile, lui così
piccolino...
Poi ridono, ridono e ridono ancora.
Io
potrei essere per loro sorgente di vita
ma è chiaro che ormai nessuno ha più sete.
E
chi si cura della piccola sorgente
quando fuori cade la grande pioggia?
BRICIOLINE
Se
tu sapessi bambina
quante bricioline
ogni giorno van perdute
ti si spezzerebbe il cuore.
Lui
le vide
e provò a raccoglierle tutte
così, in un baleno
nel tempo in cui nasce e muore un cane
bruciò la sua vita
per un tozzo di pane.
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