della matita-accendino stava ormai per esaurirsi); in quel magazzino c'erano migliaia di fumetti: erano stati accatastati lì per farli leggere all'equipaggio, anche se nessuno sapeva della loroL'Ispettore leggeva con interesse uno degli albi a fumetti, ma il fuoco della matita aveva acceso le pagine di carta.
L'Ispettore udì una voce provenire proprio dall'interno dell'albo. Spuntò fuori Slurp, con la sua lunghissima lingua, che protestò energicamente: quel fumetto non era adatto all'accensione dato che conteneva materiale esplosivo. Infatti, si trattava proprio del Numero 1 della rivista "Slurp!", ormai introvabile.
Slurp fornì all'Ispettore una lampadina, che avvitò in un fumetto proprio sopra la sua testa e l'accese. Fu subito luce.
In un lampo l'Ispettore Perogatt cominciò ad avere le idee chiare per risolvere questo difficile "caso".
Dalla sua perobussola aveva scoperto che l'astronave non era diretta verso Giove! Evidentemente il computer di bordo Hal 9001 era andato in tilt; niente di più facile, essendo stato montato con pezzi di scarto, scambio e sconto da un apprendista esperto di computer AlexBernax e ormai la garanzia di due anni luce era ormai scaduta.
L'Ispettore decise di fare qualcosa. Uscì dallo sgabuzzino e s'inoltrò nei cunicoli dell'astronave, seguito dal Gatto e Slurp. Ad un tratto dovettero fermarsi. Il cunicolo era bloccato: UGO (il famoso personaggio di fumetti senza corpo) si trovava proprio in quel punto e pretendeva che lo si ascoltasse con le sue incredibili "UGAte UGOse". Una cosa veramente difficile, anche perché UGO quel giorno era in vena di pazzie più del solito e li stordì con una miriade di frasi "UGOsissime"... Che fosse proprio lui il problema? Ma lo strano personaggio rispose che lui non era un bUGO da computer e indicò il cuniculì cuniculà che portava all'hard-disk, proprio sotto l'hard-discount dove vendevano anche filmini hard con un grosso scount.
L'Ispettore e i suoi amici non sapevano come risolvere il problema: è vero che sei occhi vedono meglio di due, ma tre cervelli lavorano meno di uno solo.
Slurp suggerì di chiamare Stephan Bonfus, un suo amico che non sapeva nulla di computer ma era molto fortunato... magari, schiacciando qualche tasto a caso e a casa avrebbe potuto aggiustare tutto.
Detto fatto: con la sua "matita-computer" mandò un SMS (SalutaM a Sorrata) a Stephan chiedendogli qualche "trucco" per risolvere il guaio del computer Hal 9001. Pochi secondi dopo arrivò la risposta La soluzione era semplicissima: bastava digitare una parola in codice e tutto sarebbe tornato alla normalità. La parola era "ùlbannaZ". Miracolo: il computer tornò subito a funzionare alla meraviglia, solo che sullo schermo adesso si vedeva l'immagine di uno strano personaggio di fumetti...
Slurp si mise ai comandi: volante in mano e lingua sull'acceleratore, l'astronave diresse verso pEuropa, uno dei tanti sconosciuti satelliti di Giove, per scoprire il mistero dello strano monolite cilindrico.
Qui arrivati, decisero di sbarcare. Ma occorreva avere i "pEuro" (una nuova avveniristica moneta del futuro). Le guardie alla frontiera non volevano fare passare chi ne fosse sprovvisto. L'Ispettore non ne aveva, perché non aveva voluto fare la fila al Banco del Perogatto dove venivano distribuiti. Per fortuna Slurp aveva in tasca dei vecchissimi dollari di Slurponia, alla vista dei quali i doganieri si inchinarono e sdraiarono in adorazione. Poterono perciò passare e dirigersi verso la "collina della grafite".
La marcia verso la collina fu molto faticosa, ma giunti in cima si trovarono di fronte ad uno spettacolo incredibile e meraviglioso: milioni di monoliti stavano arrivando proprio in quel punto. Osservarono bene e scoprirono che quei piccoli monoliti erano tutti fatti alla stessa forma. Sembravano proprio delle... matite!
Infatti, i monoliti-matita si fusero tutti assieme fino a formare una gigantesca matita galattica.
Lo spettacolo era bellissimo, ma un tizio chiese loro di pagare il biglietto: 5 milioni di "pEuro"! Slurp gli diede un dollaro di Slurponia di mancia e quello si levò dalle balle inginocchiandosi e strisciando. Lo spettacolo era costato caro, ma ne valeva la pena.
Improvvisamente quel matitone ruotò su se stesso e cominciò a scrivere qualcosa nel cielo...
Poco dopo, da tutta la galassia tutti potevano leggere la parola:
F I N E
Carlo Peroni "Perogatt" - Roberto Bargna "Orby" - Dicembre 2001/Gennaio 2002)
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Questa pagina non è completa: mancano ancora alcuni disegni ed effetti sonori, che arriveranno in astrobus quanto prima o quanto dopo... e verranno subito aggiunti qui. Torna qui fra qualche giorno e ci troverai il tutto.